L’intervento del Comandante Rosario Cannizzaro in occasione dei festeggiamenti di San Sebastiano, patrono della polizia locale

26 gennaio 2017 | News | di marcello | 0 Commenti

La Polizia Locale oggi è in festa, anche se non si sa bene se ci siano buoni e validi motivi per festeggiare. Pur tuttavia una giornata per celebrare l’attività della categoria ci vuole, se non altro per rendere pubblici i bilanci di un anno di attività in favore della sicurezza nelle varie città italiane dietro cui si cela la grande abnegazione di uomini e donne cui lo Stato continua a rifiutare le giuste garanzie.

Come non accennare alle carenze con le quali giornalmente siamo costretti a confrontarci.

Già le carenze: in primis gli organici. In Italia operano circa 65 mila agenti di polizia locale, cioè la media di 7/8 agenti per Comune, chiamati a svolgere servizi molto ampi ma sempre senza nessuna tutela. I corpi di Polizia Locale sono ridotti al minimo e con una media- età altissima. Tra poco, non è assolutamente da escludere, saremo chiamati anche per gli sbarchi di migranti con le varie forze dell’ordine dotate di mascherine e guanti e noi senza alcuna tutela. Non abbiamo una formazione: tutto è affidato alla buona volontà di ognuno di noi che studia, s’informa. Siamo degli autodidatti ma sappiamo essere molto professionali. La Regione sulla questione non ha stanziato somme. Non abbiamo strumenti, nemmeno quelli previdenziali.

Non si riesce a fare quel salto di qualità che passerebbe attraverso un’operazione di modifica dello status giuridico: ordine pubblico, sicurezza pubblica, contratti: oggi sono pura fantasia. La attività è fatta di speranze ma soprattutto di amarezze. I tempi sono assolutamente mutati e noi siamo obbligati a fare più di quanto ci spetterebbe. Non voglio poi prolungarmi sull’ordinanza del Ministro della Salute che ci ha obbligati ad acquistare il lettore microchip senza darci alcuna tutela. Lasciamo perdere.

Polizia stradale, polizia giudiziaria, polizia annonaria e commerciale, polizia edilizia ed urbanistica, polizia ambientale, polizia amministrativa, polizia fiscale locale, polizia di prossimità, polizia sanitaria (Aso e Tso) e pubblica sicurezza. Tutto questo è polizia locale.
Basta o bisogna aggiungere altro per essere equiparati giuridicamente alle forze di Polizia dello Stato ed essere considerati a tutti gli effetti forza pubblica?

Oggi la nostra speranza è rivolta ad una legge di riforma chiara circa il nostro ruolo, una legge che ci faccia lavorare serenamente, una legge per la Polizia locale vocata a chiari ruoli. Ci vogliono, come continua a “predicare” il mio caro amico e collega Ignazio Bonomo, coperture previdenziali, contrattuali, giuridiche. Ci vuole un ddl sulla sicurezza, dove questi aspetti ci siano riconosciuti.

La Polizia Municipale costituisce da tempo per questa comunità un costante punto di riferimento, e assicura giornalmente, pur con le difficoltà derivanti dalla carenza di organici, una serie di ulteriori servizi rispetto a quella che nel sentire comune è considerata l’attività primaria dei caschi bianchi, cioè sanzionare i trasgressori del Codice della strada e dirigere il traffico. A titolo esemplificativo voglio citare l’assistenza davanti alle scuole, mattina e mezzogiorno, col sole o con la pioggia, col freddo o col gelo, lo studio di nuove soluzioni di viabilità, la riqualificazione con mirati interventi di segnaletica di un sempre maggior numero di quartieri cittadini, l’impegno diretto nel garantire la sicurezza alla città attraverso, com’è a Modica, di un sistema di videosorveglianza comunale installato presso il Comando e il moltiplicato impegno in materia di controllo e repressione dell’abbandono dei rifiuti, degli abusi edilizi, del randagismo e finanche di polizia giudiziaria, per non parlare di centinaia di incidenti stradali, spesso con feriti anche gravi e, purtroppo, pure mortali, l’attività di informazione che annualmente svolgiamo nelle diverse scuole cittadine.

A Modica, la strada intrapresa dalla Polizia municipale di Modica, in sintonia con l’Amministrazione Comunale, vuole privilegiare il dialogo con i cittadini e la persuasione, nella convinzione che per migliorare il senso civico di una città non basta la repressione fine a se stessa, ma bisogna lavorare per provare ad inculcare il rispetto delle regole, pur ponendo, ove necessario, e per il bene della comunità in campo, con senso di responsabilità, tutte le iniziative, anche sanzionatorie, necessarie a garantire il rispetto della legalità.

A Modica abbiamo la fortuna di avere un sindaco, Ignazio Abbate, e un assessore, Pietro Lorefice, che, nonostante le forti difficoltà economiche dell’ente, sostengono le nostre richieste. Insomma, credono in noi.

Noi crediamo che svolgendo ogni giorno il nostro dovere possiamo costruire una città dove tutti possano essere cittadini consapevoli.

Il primo dato che voglio proporvi, e che da un’idea del volume di attività espletate, riguarda il numero delle pratiche assunte al protocollo del comando nell’anno 2016 che sono 43.472. Parte di queste riguardano l’attività di polizia amministrativa. Sono stati effettuati oltre 1.500 sopralluoghi e accertamenti, per concessione di suolo pubblico, per attività commerciali, per espressione di pareri ed altro. Sono state fatte oltre 2.000 segnalazioni per inconvenienti vari, dissesti stradali, pubblica illuminazione, inconvenienti igienico sanitari, dissesti statici ed altro. Rimanendo nell’ambito della polizia amministrativa, nel corso dell’anno sono stati eseguiti 37 Tso e Aso e sono state lavorate 595 pratiche relative a rinnovo, rilascio o revoca dei contrassegni per disabili. Abbiamo anche creato un sito web, www.poliziamunicipalemodica.it, ricco di informazioni, di notizie ed anche di una simpatica fotogallery.

L’attività di vigilanza e controllo sulle norme del Codice della Strada nel 2016, affidata al coordinamento dell’Ispettore Piero Rosa, nel pieno primo anno del mio insediamento, ha portato al rilevamento di oltre 13.000 infrazioni, con un incremento di circa il 53% rispetto al 2015, che vanno dal rituale divieto di sosta, all’uso del telefonino alla guida al mancato impiego delle cinture di sicurezza . Il personale dell’Ufficio Verbali, oltre che gestire l’enorme massa di lavoro connessa a tutte le attività successive alla verbalizzazione, compresa la gestione della cassa presso i locali del comando, ha seguito anche l’iter che ha portato alla rimozione di 52 veicoli in stato di abbandono. Decurtati 1062 punti patente, ritirate 13 patenti, mentre 14 sono state sospese.

Lo stesso ufficio, diretto dal funzionario Giuseppe Pediglieri, è stato, per fortuna, incrementato con tre validi amministrativi(c’è stato, però, anche un pensionamento)e con un ispettore, in questo caso per la lavorazione delle infrazioni rilevate attraverso l’impiego, dallo scorso mese di settembre, dello street control che al 31 dicembre, quindi in appena quattro mesi, ha sfiorato le 700 sanzioni.

L’ufficio del contenzioso, a fronte di una così elevata attività sanzionatoria, ha istruito appena 18 ricorsi al giudice di pace e 29 ricorsi all’ufficio territoriale del governo, segno che il lavoro degli operatori su strada è praticamente perfetto.

Il personale del settore annona e commercio, diretto dall’Ispettore Orazio Cappello, ha eseguito 312 accertamenti e controlli su attività commerciali su aree pubbliche ed in sede fissa. Tale attività ha portato alla contestazione di 54 verbali per violazioni alle leggi sul commercio, ai regolamenti comunali e all’occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono inoltre stati effettuati 22 sequestri di merce.

Sul fronte randagismo il solo Isp. Cappello ha effettuato 153 sopralluoghi per accertamento di cani vaganti sul territorio, ha provveduto a 175 affidamenti a privati ed ha contestato 61 contravvenzioni per mancata custodia e omessa registrazione all’anagrafe canina. E’ stata attuata anche una re-immissione sul territorio di una cagna precedentemente catturata, nell’idea di avviare il progetto “Il quartiere adotta un cane”.

Intensa è stata l’azione del settore pubblicità e affissioni, diretta dal vice comandante Roberto Amore che ha eseguito ben 320 accertamenti, ha fatto rimuovere 27 insegne pubblicitarie abusive, ha contestato 98 verbali in materia ed ha rilasciato 52 autorizzazioni in conferenza di servizio.

In materia urbanistica, il Nope , operante presso il settore Urbanistica e con appena due unità, ha elevato 227 verbali per infrazioni urbanistiche ed ambientali, sequestrato otto immobili con conseguenti 57 notizie di reato all’autorità giudiziaria. Anche il settore ecologia e ambiente non ha lesinato impegno nell’anno appena trascorso. Sono stati effettuati, infatti, 457 interventi nelle varie materie di competenza, nello specifico sono stati eseguiti oltre 117 controlli sul deposito di rifiuti solidi urbani, su discariche abusive e sfalci di erba, 71 controlli per abbandono di manufatti in amianto.

Il Nucleo di Informazioni e Notifiche, con due unità, ha effettuato nel corso del 2016, 350 notifiche su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha ritirato 20 patenti su provvedimenti della Prefettura, ha eseguito 57 accertamenti per inizio attività artigianali e 150 su proprietari di immobili abbandonati.

La sezione di polizia giudiziaria composta da due ispettori e diretta dall’altro vice comandante, Giorgio Ruta, supportata dal Nucleo Operativo di Pronto Intervento, ha arrestato una persona, ha effettuato 48 attività di P.G., tra cui quattro aree sequestrate, ha effettuato 16 indagini e azioni giudiziarie d’iniziativa o su delega della magistratura, ha trasmesso sei notizie di reato alla Procura, ha effettuato due rinvenimenti di cadaveri e una perquisizione. Ha individuato e chiuso una casa d’appuntamento nel centro storico.

L’ufficio oggetti smarriti attivo presso il comando, nel corso del 2016 ha provveduto alla restituzione di circa 400 documenti o oggetti smarriti a Modica e nel resto d’Italia. Da evidenziate che dei portafogli restituiti tre contenevano anche discrete somme di danaro.

Ho volutamente lasciato per ultimo i dati relativi ai sinistri stradali, perché l’attività dell’infortunistica stradale richiede sia l’intervento del personale operativo che la successiva azione dell’ufficio preposto per la gestione degli atti consequenziali. I dati che sto per elencare rappresentano il campione totale degli incidenti stradali in città e, comunque, in tutto il territorio comunale, con un impegno di uomini e mezzi che, anche per chi non è addetto ai lavori, è facile capire quanto incida nello svolgimento dei servizi giornalieri di controllo del territorio.

Nel 2016 sono stati rilevati 212 incidenti stradali. Se calcoliamo un impegno medio di due ore per ogni incidente, si evidenzia che la sola fase di rilevamento in un anno richiede circa 500 ore di lavoro per ogni unità impiegata alle quali vanno aggiunte quelle impiegate dall’apposito ufficio Infortunistica presso il comando dove è stabilmente impegnata una unità. Ritornando ai numeri, gli incidenti con soli danni alle cose sono stati 91, quelli con lesioni a persone 118 per complessivi 185 feriti, di questi sette hanno comportato prognosi riservate, le persone decedute sono state tre. Da sottolineare che gli incidenti causati da guidatore in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe sono stati 5, uno è stato causato da conducente senza patente per non averla mai conseguita mentre i casi in cui vi è stata l’omissione di soccorso ammontano a quattro. Tutti i conducenti sono stati individuati e denunciati.

A conclusione di questa disamina emerge come oramai, da anni, l’operatore di Polizia Locale non è più solo colui che si occupa di traffico e multe per divieto di sosta, ma è cresciuto culturalmente, è cresciuto professionalmente, ha preso coscienza del suo ruolo, cioè essere parte attiva nell’affermazione e consolidamento di Modica, città patrimonio dell’umanità, per affermare la testimonianza di un corpo di Polizia Municipale al passo con i tempi. Proprio per questo rivolgo il mio personale ringraziamento a tutti i caschi bianchi, e a quelli di Modica, in particolare, ai Commissari, agli Ispettori, agli agenti, agli ausiliari, al personale civile, ai collaboratori, all’associazione nazionale carabinieri che, puntualmente, nelle occasioni principali ci collabora, a voi che tutti i giorni, ogni giorno, in qualunque servizio vi troviate impegnati, vi misurate con problemi grandi e piccoli, assicurando al Signor Sindaco, nella sua qualità di capo della polizia locale, e quindi per lui a tutta la città, la certezza di continuare ad esprimere costantemente, il massimo impegno in nome della città di Modica per il rispetto della legalità, a fianco della civica amministrazione e al servizio dei cittadini”.

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